Conserve Italia punta sull'agricoltura di precisione, più redditività e meno impatto ambientale
I risultati di queste attività, svolte nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, l’Università di Genova e il Cica di Bologna, sono stati presentati nel corso di un convegno tenutosi nella sede aziendale di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna.
“Ridurre l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente è un impegno che portiamo avanti da anni, promuovendo coltivazioni sempre più sostenibili a partire da un minore consumo idrico e da una razionalizzazione del ricorso ai fitofarmaci" ha dichiarato il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini.
“Con questo progetto – continua Gardini - abbiamo testato l’utilità di alcuni strumenti da mettere a disposizione dei nostri agricoltori per ottenere dalle piante il massimo delle loro potenzialità, contribuendo da un lato ad aumentare la redditività delle aziende agricole, dall’altro a razionalizzare l’utilizzo di acqua, fertilizzanti e pesticidi così da ridurre l’impatto sull’ambiente. I risultati ci dicono che applicando le tecniche sperimentate sarà possibile, ad esempio, diminuire fino al 7% il consumo idrico per colture orticole come pomodoro da industria, pisello, mais dolce e borlotto”.
Il progetto triennale, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, ha coinvolto tre aziende agricole associate a Conserve Italia presenti nelle province di Ferrara e Piacenza. “Grazie alle sperimentazioni svolte – aggiunge il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti – abbiamo verificato l’importanza di nuovi strumenti per rendere più efficienti i trattamenti fungicidi, razionalizzare le concimazioni, ridurre l’impiego di acqua e conoscere nel dettaglio le strategie di adattamento delle piante ai cambiamenti climatici così da sviluppare varietà più adatte per le condizioni che si verificheranno nei prossimi decenni. I sistemi di allerta per i trattamenti fungicidi e la app per smartphone che informa nel dettaglio sullo stato nutrizionale delle piante, permettendo così di definire le dosi ottimali di concime, sono i primi dispositivi sperimentati e che vogliamo mettere a disposizione dei nostri agricoltori per gestire i 12.000 ettari di orticole di Conserve Italia”.
“La qualità e la sostenibilità dei nostri prodotti – conclude Rosetti -, dai succhi di frutta alle conserve rosse fino ai vegetali, deriva innanzitutto dal lavoro nei campi svolto dai soci produttori coadiuvati dai tecnici di Conserve Italia e delle cooperative di primo grado. Vogliamo offrire tutto il nostro sostegno per accompagnare le aziende associate verso l’agricoltura del futuro”.